“Ci vorrebbe una bacchetta magica”… quante volte l’abbiamo pensato nella vita! Nasce così l’idea di dare forma fisica al sospiro che solitamente accompagna la frase, lo spunto per quest’oggetto dichiaratamente superfluo e smaccatamente affascinante: una bugia conclamata, un prodotto sinceramente falso, tra magia e ironia, scaramanzia e poesia.